A sei mesi dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio, il Governo torna a modificare le regole del cosiddetto Bonus mamme. Con il Decreto Legge 95/2025, l’esonero contributivo inizialmente previsto viene sostituito, solo per l’anno in corso, da un bonus di 40 euro per ogni mese lavorato, da richiedere all'Inps e da corrispondere in un’unica soluzione a fine anno.
Possono accedere al beneficio le lavoratrici:
Rimangono escluse da questo nuovo bonus le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con almeno tre figli, che continueranno a beneficiare dell’esonero contributivo fino a 3.000 euro annui, già previsto dalla Legge di Bilancio 2024.
Denunciamo con forza l’ennesimo provvedimento temporaneo e non strutturale, che, ancora una volta, scarica sulle lavoratrici l’insicurezza normativa e il peso della burocrazia e chiediamo l'immediata emanazione del decreto attuativo così da garantire quantomeno chiarezza sulle modalità di presentazione della domanda.
Il bonus di 40 euro al mese rappresenta un intervento parziale e insufficiente, che non risponde ai reali bisogni delle famiglie né promuove l’occupazione femminile. Soprattutto, si tratta di una misura spot, mentre sarebbe necessario affrontare in modo organico la questione della genitorialità e della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.
Per maggiori informazioni rivolgiti ai tuoi funzionari Fillea Cgil di riferimento e alle sedi Inca del territorio:
Inca: Sedi Provincia di Perugia - Sedi Provincia di Terni
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