I fatti emersi oggi, relativi al sequestro avvenuto nei giorni scorsi a Foligno da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di un cantiere finanziato con fondi PNRR per violazioni in materia di salute e sicurezza e l’impiego di lavoro nero, confermano purtroppo le nostre più fondate preoccupazioni.
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil rilanciano nuovamente e con forza l’allarme sulla gestione degli appalti pubblici, a partire da quelli legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la necessità di aumentare i controlli su tutti i cantieri.
Il caso di Foligno è emblematico: nonostante l’impegno del sindacato, che ha promosso e sottoscritto un Protocollo di legalità e sicurezza trasmesso a tutte le stazioni appaltanti, nessuna amministrazione ha finora dato seguito concreto convocando tavoli operativi di confronto e monitoraggio.
Una gravissima mancanza che oggi si traduce in violazioni evidenti e inaccettabili, come l'impiego irregolare di un lavoratore privo di permesso di soggiorno in un cantiere pubblico.
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil chiedono quindi con urgenza la convocazione di un tavolo da parte del Comune di Foligno e della Regione Umbria, per definire strumenti concreti di controllo, prevenzione e partecipazione.
Risulta quanto mai necessario e urgente rompere la deresponsabilizzazione nella catena degli appalti e ripristinare regolarità e responsabilità.
Elisabetta Masciarri, segretaria generale Fillea Cgil Umbria
Emanuele Petrini, segretario generale aggiunto Filca Cisl Umbria
Alessio Panfili, segretario generale Feneal Uil Umbria