"Domani sarà il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne e abbiamo panchine e scarpe rosse attorno alle quali raccoglierci e ricordare le vittime, ma spesso troppo spesso, alle parole, ai luoghi simbolici, passato il momento, non segue un'attenzione e una consapevolezza nelle azioni di ogni giorno - sottolinea la segretaria generale della Fillea Cgil Umbria, Elisabetta Masciarri.
"Occorre un impegno continuo per cambiare la cultura e costruire una società basata sui valori costituzionali di uguaglianza e rispetto, il che spesso non basta a salvarsi dalla misoginia e dalla violenza maschile. Sì perché la questione è maschile e le statistiche sui femminicidi lo dimostrano, ed è culturale, perché la libertà femminile ad indossare le tasche per custodire i soldi o le chiavi è una conquista piuttosto recente.
Le donne sono spesso chiamate a essere madri, mogli, sorelle, amiche, amanti, una molteplicità di ruoli, familiari e sociali, spesso inconciliabili tra loro, spesso talmente pressanti da far venir meno la capacità di ascoltare i propri bisogni, è un cambiamento che pesa ancora soprattutto sulle donne.
Come donna, madre e rappresentante sindacale, rifletto sulla necessità di costruire un mutamento culturale, in cui anche all'uomo siano date pari responsabilità tra le mura domestiche, in cui anche le politiche siano di indirizzo e sostegno e promuovano il principio della parità di genere in ogni sua forma.
Il rispetto va preteso, sempre e comunque, anche tra noi donne e dobbiamo sostenerci l'un l'altra, perché la difesa delle donne passa anche attraverso il supporto reciproco fra noi. Educare all'affettività, al rispetto delle differenze, alle pari opportunità, significa - conclude Masciarri - garantire uno sviluppo culturale e sociale solidale e inclusivo e la politica, il sindacato, le organizzazioni tutte devono essere da esempio. Domani e ogni giorno, facciamo rumore!".
Contrastare la violenza di genere costituisce un impegno collettivo e costante per la CGIL che domani come si legge in una nota: "Sarà presente alle tante manifestazioni organizzate in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, a partire da quella che si terrà sabato 25 novembre a Roma al Circo Massimo, come in tutte le altre piazze d'Italia”
“È la cultura degli uomini che va cambiata – sostiene la Cgil - e non basterà un'ora di lezione nelle scuole superiori o soltanto inasprire le pene. Servono investimenti sulla formazione per promuovere la cultura del rispetto e il valore delle differenze, nelle scuole e nei luoghi di lavoro; cancellare la precarietà quale condizione per migliorare la qualità e quantità dell’occupazione delle donne, i part time involontari e i divari retributivi per renderle libere di scegliere; finanziare adeguatamente e incrementare i centri antiviolenza”.
“Anche dopo il 25 novembre - si legge infine nella nota - la Cgil continuerà a farsi promotrice di proposte concrete al Governo e a pretendere risposte”.
Il gruppo di lavoro di BelleCiao lancia a questo proposito una petizione all’interno della campagna “Siamo qui per restare. Vite non numeri”, per dare il segno di un cambiamento necessario, urgente che va affrontato attraverso la partecipazione di ognuno di noi!
Per firmare e aderire:
Foto: Cgil.it