Coniugare formazione e cura dei luoghi genera cambiamenti positivi.
È questo il senso che accompagna la Settimana della Custodia, che ha visto, nei giorni scorsi, le detenute del carcere di Capanne, contribuire alla riqualificazione della sala polivalente del reparto, realizzando lavori di tinteggiatura interna. Un intervento denso di valore simbolico e sociale che è stato possibile grazie al percorso formativo promosso dal CESF – Scuola Edile di Perugia in collaborazione con ANCE Perugia, a cui abbiamo aderito come parti sociali, che ha preparato le partecipanti a svolgere attività compatibili con gli ambienti carcerari e le esigenze strutturali dell’edificio.
L’iniziativa, sostenuta dal Comune di Perugia, incarna l’intreccio virtuoso fra formazione, reinserimento sociale attivo e cittadinanza responsabile. In un contesto complesso, questo progetto rappresenta infatti il gesto concreto di una custodia estesa: prendersi cura non soltanto dei luoghi, ma della vita che li abita e delle relazioni che le attraversano.
Ad oggi le carceri italiane soffrono a causa del sovraffollamento, delle carenze strutturali e degli scarsi investimenti in innovazione e umanizzazione del sistema penitenziario.
Riteniamo quindi che iniziative come questa sottolineino in modo efficace il ruolo fondamentale del lavoro e della formazione, anche per chi è detenuto.
Allargare le proprie competenze professionali permette infatti di occupare il tempo della pena in modo costruttivo, conquistare o riconquistare fiducia in sé e nelle proprie capacità, darsi e dare un’opportunità concreta di riscatto sociale.