Da 80 anni al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per la loro tutela, fornendo assistenza sociale gratuita e proiettando l’azione del sindacato nell’ottica del patrocinio, questo il ruolo dell’Inca Cgil di cui si è approfondito questa mattina al Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione di Perugia.
“Le ragioni di ieri, l’impegno di oggi, la strada per il futuro”, è infatti il titolo del convegno promosso dall’Inca Cgil Umbria per celebrare l’anniversario dalla nascita del Patronato della Cgil.
Coordinati da Matteo Piscicchia, direttore dell’Inca di Terni, la platea nutrita ha seguito gli interventi che hanno intrecciato memoria, impegno presente e sfide future.
“L’Inca Cgil non è solo tutela, ma ricerca, studio, formazione svolta anche all’esterno, oltre che assistenza agli enti a vario livello” ha ricordato nella sua relazione introduttiva Roberto Panico, coordinatore regionale Inca Umbria, riassumendo i progetti che impegnano il Patronato sul fronte della sicurezza, della salute e del benessere di chi lavora. Progetti su cui la cooperazione tra settori e attori diversi è fondamentale per garantire piena efficacia, per garantire un’integrazione che – ha proseguito Panico- deve essere massima, sia fisica che dei sistemi informatici, al fine di fronteggiare la marginalizzazione in atto in molte realtà locali della nostra regione”.
“La nostra azione ha contribuito a cambiare le tabelle delle malattie professionali, un Patronato che ha consentito, consegnando il lavoro alle categorie, che la contrattazione permettesse migliori condizioni di lavoro - ha rivendicato Franca Gasparri, ex coordinatrice regionale Inca. “Oggi la regione è molto cambiata, con meno lavoratori stabili e molti più anziani, per questo – ha rimarcato Gasparri - occorre continuare la funzione dell’Inca che rileva e rivela laddove è necessario agire”.
L'azione legale e strutturata all’interno del Patronato è fondamentale per far sì che anche coloro che difficilmente si sarebbero mossi singolarmente possano affrontare un ricorso, perché come evidenziato nel loro intervento da Andrea Cavicchioli, consulente legale Inca Terni e Nicola Marziani, consulente medico Inca Perugia, la tutela dei diritti non è mai un’azione individuale, ma collettiva e partecipata.
A proposito di collaborazione proficua, l’Inca collabora con tutte le categorie, nel rispetto del principio confederale dell’organizzazione. Una collaborazione che, come emerso dagli interventi di Incoronata Graziosi, funzionaria dello Spi provinciale Perugia, e Rosita Petrucci, segreteria Filcams Terni, favorisce la crescita degli iscritti, dei pensionati, dei lavoratori dipendenti, somministrati o precari, imparando a distribuire bene le energie e creando relazioni sane e robuste.
“Ogni persona che entra nei nostri uffici porta con sé una storia, un bisogno e una speranza – ha rimarcato Jessica Nalli, funzionaria Flai Umbria – per questo il rapporto che va a stabilirsi richiede grande capacità di sapersi misurare con chi si ha di fronte, competenza, cura e aggiornamento costante".
La Fillea Cgil Umbria ha rilevato Dragos Harabagiu, in qualità di componente della segreteria, è il sindacato che rappresenta e contratta i diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori delle costruzioni e accanto a questa funzione, altrettanto fondamentale, c’è la tutela individuale. Per questo la collaborazione con il Patronato diventa uno strumento indispensabile. “Perché l’Inca- ha sottolineato Harabagiu - è un presidio di democrazia, uguaglianza e giustizia sociale e oggi più che mai ne abbiamo bisogno, perché il mondo del lavoro è cambiato, è più frammentato e precario, ma la necessità di tutelare chi lavora resta, anzi, cresce”.
Attraverso il Patronato, ogni lavoratore e lavoratrice può trovare risposte concrete su pensioni, malattie professionali, infortuni, pratiche previdenziali, invalidità, permessi di soggiorno, ammortizzatori sociali, permettendo così di completare e rafforzare l’azione sindacale anche della Fillea, perché la contrattazione collettiva e la difesa individuale si integrano e fortificano a vicenda.
Passione e dedizione che caratterizzano chi lavora all’Inca e in Cgil, come ricordato da Sara Palazzoli del Collegio di Presidenza Inca, e che attraversano un mondo del lavoro in profonda trasformazione.
Una trasformazione nei rapporti di forza tra lavoro e capitale che ha messo in luce anche la segretaria generale della Cgil Umbria, Maria Rita Paggio ricordando i temi che porteranno alla prossima manifestazione nazionale del 25 ottobre per contrastare la strada intrapresa dal Governo e rilanciare le proposte della Cgil su lavoro, diritti e giustizia sociale.
“Oggi più che mai, in un settore esposto a rischi elevati e trasformazioni continue, - sottolinea la segretaria generale Fillea Cgil Umbria, Elisabetta Masciarri a margine del convegno - l’integrazione tra sindacato e patronato rappresenta un presidio di giustizia sociale e di prossimità: una rete capace di accompagnare i lavoratori in ogni momento della loro vita professionale e personale”.