Le condizioni di vita e di lavoro nel nostro Paese peggiorano di giorno in giorno. Di fronte a narrazioni fuorvianti e spesso lontane dalla realtà è necessario difendere salari, welfare e pensioni sempre più compromessi.
Per questo, venerdì 12 dicembre sarà sciopero generale di tutte le lavoratrici e i lavoratori, pubblici e privati, contro una manovra economica che aumenta disuguaglianze, taglia i servizi essenziali e scarica i costi dell’austerità sulle spalle di chi vive di lavoro e pensione.
L’inflazione erode il potere d’acquisto e le tasse aumentano mentre restano immuni grandi profitti e rendite.
La Legge di Bilancio non prevede misure e risorse adeguate per sanità, scuola, welfare e sicurezza sul lavoro: il Fondo sanitario scenderà nel 2028 sotto il 6% del Pil, il livello più basso degli ultimi decenni, mentre quasi 6 milioni di persone rinunciano a curarsi.
Sul fronte previdenziale, il Governo peggiora persino la Legge Fornero: aumenta l’età pensionabile, elimina la flessibilità in uscita e penalizza il 99% dei lavoratori.
Intanto il Paese rallenta: crescita vicina allo zero, deindustrializzazione in corso, occupazione che cresce solo tra gli over 50 mentre giovani e precari emigrano in massa per cercare prospettive migliori.
Chiediamo quindi:
Per fare tutto questo ci sono due precondizioni.
La prima: andare a prendere i soldi dove sono (profitti, extra profitti, grandi ricchezze, evasione fiscale), anche chiedendo un contributo di solidarietà all’1% della popolazione più ricca, per finanziare politiche a beneficio del restante 99%. La nostra proposta garantirebbe 26 miliardi all’anno in più, per finanziare tutto ciò che rivendichiamo, a partire dalla sanità.
La seconda: rinunciare alla folle corsa al riarmo, che mira a convertire la nostra e quella europea in un’economia di guerra, e che sottrarrà un’ingentissima mole di risorse alle vere priorità economiche e sociali del Paese. Solo per l’Italia, parliamo di quasi 1.000 miliardi di euro, se si vuole davvero raggiungere il 5% del Pil entro il 2035.
In Umbria, la manifestazione regionale avrà luogo a Perugia, con concentramento previsto alle ore 9 in Piazza Partigiani e conclusione in Piazza IV Novembre.
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